GIOVEDI 31 MAGGIO 2012 ORE 18:30

E’ STATA INAUGURATA LA MOSTRA “LA SCIA BONAERENSE: 6 ALLIEVI DI JULIO PAZ”

PROMOSSA DAL CENTRO STUDI JULIO PAZ.

VI RINGRAZIAMO PER LA VOSTRA PARTECIPAZIONE

E VI INVITIAMO A SEGUIRCI E A SOSTENERCI

NELLE NOSTRE PROSSIME INIZIATIVE.

QUI DI SEGUITO LO SCRITTO DEL 2003 DI MIRIAM SAAVEDRA

CHE PARLA DELLA CASA DI JULIO PAZ:

Nella casa-atelier di Julio Paz, la “Zona Theo” è parte del rifugio e Theo suo vecchio e fedele amico di tre zampe e mezza, condivide anche la sua zona con Juanito, il gatto color piombo e di sapore caramelloso. Juanito sembra che adori osservare Julio mentre dipinge la notte, sussurrandogli al ritmo dei ron-ron, aggrappato al suo collo, le sue critiche e i suoi consigli, perché credo che dopo una così lunga convivenza, colorata, disegnata, unta e consacrata, il micino ha le sue preferenze artistiche.

Da Julio, da ogni lato, ci guardano, ci scrutano, ci interrogano i suoi personaggi verdi arancio rossi blu e gialli.

Accanto a loro, ironicamente in posizione di riposo e marziale si erge il “libertador”, Simón Bolívar, con l’aria di un supereroe.

Completano la scena dagli scaffali e dagli angoli stracolmi di pennelli, piume, foglioline, cartoline… i cognomi illustri di Picasso, Matisse, Bonnard…,e da un enorme quadro il desolato, sacrificato, coerente e sensibile Van Gogh ci guarda … con l’anima e il corpo e Soluna, la gatta  di Julio sul fianco.

Julio conosce l’assenza, la rinuncia, il dolore e la perdita della patria, della famiglia, degli amici, dell’angolo del quartiere.

I suoi personaggi-amici, di cui parla con un tono di voce particolare sono fatti di carne e ossa, di tendini e dita, di arterie e clavicole, di pance vuote, di occhi fieri.

Ho l’impressione che siano sul punto di uscire dalle cornici per riposarsi  sul divano rosso; è come se si soffocassero tra di loro. Li tranquillizzano i fiori, i frutti maturi.

Si muovono le foglie. I vasi e le brocche girano a ritmo di tango. Possedute dal vento.

Nella casa di Julio il vuoto non esiste, il bianco non lo trovo da solo. Colore… macchie…  pennellate sciolte; come carezze, che inondano corpi, lunghi vestiti, cieli, alberi, ali.

Miriam Saavedra Milano, 2003

En la casa-atelier de Julio Paz, la “ Zona Teo”, es parte del refugio, y Teo su viejo y fiel amigo de tres patas y media, también comparte su zona con Juanito, el gato plomo de color y caramelo de sabor. Juanito parece que adora observar a Julio mientras pinta de madrugada, enroscado al cuello ronroneándole criticas y consejos, porque creo que después de tan larga convivencia coloreada, diseñada, oleada y sacramentada, el michino tiene sus preferencias artisticas.

Donde Julio, de aqui y de allá nos miran, nos escudriñan, nos interrogan sus personajes verdes, anaranjados, rojos, azùl y amarillos. Junto a ellos irónicamente reposado y marcial, se yergue el libertador, Simón Bolívar, con el aire de un superhéroe.

Acompañan la escena desde los estantes y angulos atiborrados de pinceles, plumas, hojitas, postales…  los  apellidos ilustres de  Picasso, Matisse, Bonnard…..desde un enorme cuadro el desolado, sacrificado, consecuente y sensible Van Gogh nos mira… en cuerpo y alma y  con Soluna, la gata  de Julio, a cuestas.

Julio conoce la ausencia, la renuncia, el dolor y la pérdida de la patria, la familia, los amigos, la esquina del barrio…Sus personajes-amigos, de los que habla con una inflexiòn de voz particular, son de carne y hueso, de tendones y dedos, de arterias y cuellos, de vientres vacios, de ojos fieros. Tengo la impresión, de que estan a punto de salir de sus marcos para descansar en el sillón rojo. Es como si se asfixiaran entre ellos. Los tranquilizan las flores, las frutas maduras.

Se mueven las hojas. Los vasos y jarrones giran a ritmo de tango, poseidos por el viento.

En la casa de Julio el vacio no existe, el blanco no lo encuentro solo. Color, manchas, pinceladas sueltas;comocaricias, que inundan cuerpos, largos vestidos, cielos, árboles, alas.

Miriam Saavedra, Milano, 2003.

QUI DI SEGUITO ALCUNE FOTO DELL’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA: